La storia completa del processo di ASAP Rocky

ASAP Rocky il noto rapper di cui tutti abbiamo seguito le vicende negli ultimi mesi, è stato finalmente rilasciato. Dopo circa un mese di reclusione all’interno del carcere svedese, dal 30 giugno, il giorno in cui è stato arrestato per aggressione a Stoccolma, gli è stato reso possibile tornare negli Stati Uniti, ma la storia non finisce quì. La sentenza definitiva avrà luogo il 14 agosto, fino ad allora non si conosce il reale verdetto del rapper che pur dichiarandosi non colpevole, rischia una condanna fino a 6 anni di carcere.

ASAP è già tornato negli stati uniti sul suo jet privato e la prima frase che ha pronunciato è stata: “Non tornerò mai più in Svezia”. Il suo ritorno in gran stile lo ha visto indossare un completo slim nero, con una camicia bianca abbottonata fino al collo e babushka, accessorio imprescindibile per il rapper. Domenica A$AP è stato avvistato al Sunday Service di Kanye West, in compagnia di Kendall Jenner e A$AP Ferg

La storia del processo di Asap Rocky

Tutto ebbe inizio il 30 giugno quando ASAP Rocky e alcuni membri del suo entourage restarono coinvolti in una rissa. Rocky si trovava in Svezia per il tour Europeo, al quale sarebbe seguita la tappa per Milano, poi stata cancellata. In quell’occasione Rocky è stato catturato da un video che lo immortala mentre prende a calci un ragazzo. Secondo la versione del rapper si trattava su difesa personale ma la polizia svedese non l’ha vista allo stesso modo. Fu lo il rapper stesso a pubblicare un video ai suoi follower dove si lamentava degli attacchi ricevuti e di fatti il 1 luglio andò lui stesso dalla polizia per denunciare l’accaduto. Ma dopo aver esposto la sua versione dei fatti venne arrestato e trattenuto nel carcere svedese per circa un mese, peraltro in “condizioni inumane” di isolamento, privato di diritti civili.

Da quel momento i primi a farsi sentire sui social sono stati Tyler, The Creator e Schoolboy Q, che hanno espresso il loro pubblico supporto dichiarando di voler boicottare la Svezia per i loro prossimi tour. Anche Quavo dei Migos ha fatto sentire la sua, raccontando di aver avuto problemi simili con la “giustizia” svedese. Per contribuire alla scarcerazione del rapper fu lanciata anche una petizione su Change.org con un hashtag #Freeflacko e fu lanciato anche un appello dal Segretario di Stato Mike Pompeo, del Black Caucus, formato da deputati afroamericani, per intervenire interpellando il suo pari ruolo svedese, ma nulla ha avuto la forza di Donal Trump.

L’intervento di Kanye West, Kim Kardashian e Donal Trump nel caso Rocky

A quanto pare nella vicenda che ha visto in arresto Rakim Mayers, insieme a due membri del suo entourage, sarebbero intervenuti direttamente anche Donald Trump, Kim Kardashian e Kanye West. Sembra strano a tutti che Donal Trump si sia battuto in questa battaglia a favore del rapper, perchè anche se afferma di non conoscerlo di persona “è molto stimato dalla comunità afroamericana”. Nonostante fosse un tema scottante per il presidente degli Stati Uniti, che tutti i giorni ricevi commenti in cui viene ritenuto un razzista, non pare si sia fatto scoraggiare dalla sua nominata e ha deciso di parlare con il primo ministro svedese, assicurandosi di avere un trattamento equo per il caso ASAP.

Mentre Kanye West e Kim Kardashian non hanno rilasciato alcuna dichiarazione sui loro social sulla vicenda, si dice che Kim avrebbe contattato Jared Kushner per parlargli della situazione di ASAP Rocky. Kushner è il genero di Trump, marito di sua figlia Ivanka e senior advisor del Presidente, con cui la Kardashian avrebbe collaborato per il First Step Act (riforma del sistema carcerario americano). Successivamente il presidente Trump ha incominciato a twittare a favore della sua scarcerazione. Resta indubbio il perchè di questa mossa, in molti credono ci sia dietro il solo l’interesse di raddoppiare gli indici di gradimento elettorale, includendo anche qualcuno della comunità afroamericana.

Le parole di Asap Rocky ed il suo prossimo tour

https://www.instagram.com/p/B0rAYCoHwUM/?utm_source=ig_embed

Il Flacko, appena scarcerato ha colto l’occasione per ringraziare coloro che lo hanno supportato ed ha annunciato che tenterà di recuperare qualche data del tour in parte annullato. Infatti è pronto a dare la sua prima performance dopo l’arresto l’11 agosto ad Anaheim, in California.