Cosa si nasconde nel baffo Nike

Non tutti conoscono la storia del logo Nike, lo Swoosh, ovvero “baffo”, famoso in tutto il mondo. Per raccontare la storia della sua creazione bisogna risalire al 1969, quando una giovane studentessa d’arte all’università di Portland, Carolyn Davidson, ebbe la fortuna di incontrare Phil Knight, all’epoca co-fondatore della Blue Ribbon Sports, una società che si occupava di importare negli Stati Uniti le scarpe che spopolavano in quegli anni: le Onitsuka Tiger. Carolyn si lamentava di non avere nemmeno i soldi per comprarsi i colori, Knight sentì tutto fuori il suo ufficio e decise di offrirle un lavoro. Knight aveva intenzione di differenziare i capi importati dal Giappone da quelli della Blue Ribbon Sports, così le affidò l’incarico di creare qualcosa che potesse valorizzare le scarpe da calcio. La ragazza che veniva pagata 2 dollari l’ora, inventò circa una dozzina di loghi, nessuno dei quali era riuscito a catturare particolarmente l’attenzione di Knight, difatti egli stesso affermò che “scelse il meno peggio” e se ne sarebbe abituato con il tempo. Sei anni dopo il nome Blue Ribbon venne abbandonato e tutti i prodotti diventarono di marchio Nike, impresa che negli anni ’80 raggiunse il 50% del mercato americano di scarpe sportive.

Gli originali disegni del logo Nike negli anni ’70

A questo pare questa è la storia del baffo della Nike, lo swoosh noto a tutto il mondo.

Cosa si nasconde nel baffo

Il lavoro creativo ha richiesto circa 18 ore tra bozze e ispirazioni da parte della studentessa che lo realizzò al modico costo di soli 35$. Nel 1983 la Nike era già una società in crescita, fece diverse assunzioni tra cui la Davidson, che ottenne anche 500 azioni per un valore di 150 dollari, mentre oggi ne guadagna circa 1286 per azione.

Per celebrare i 40 anni dalla creazione del logo Nike, Carolyn Davidson, scrisse un libro che racconta per l’appunto l’intera esperienza vissuta all’interno della multinazionale, tra i ricordi di Knight, i commenti dei lavoratori, le testimonianze dei designer, tutti coloro che hanno collaborato a donare al marchio l’identità che ha oggi. Attualmente la società ha circa 30.000 dipendenti in tutto il mondo e arriva a guadagnare circa 20 miliardi di dollari in un anno.

Cosa si nasconde nel baffo Nike

Riguardo al significato del logo, ci sono tante ipotesi su cosa voglia realmente esprimere, c’è chi pensa si riferisca a V di vittoria, proprio perchè vi sarebbe un legame tra il nome (Νίκη) ed il mito greco della Nike di Samotracia, ovvero la scultura in marmo che rappresenta la Dea della Vittoria, adorata dai greci, era vista come la personificazione della vittoria sportiva e bellica. L’opera in marmo è un incredibile simbolo di dinamicità, movimento e velocità, anche per questo fu presa come ispirazione per la creazione del logo Nike, un semplice schizzo che riesce a raccogliere in sé tutti questi valori, rappresentativi dell’ideologia del brand.

Evoluzione del logo Nike negli anni

Non a caso il logo Nike viene studiato ancora oggi da grafici e designer ed è preso in esempio per il modo così semplice e chiaro con cui il naming riesce ad esprimere i concetti chiave, l’identità e la mission del brand. Riconoscibile, essenziale, d’impatto visivo per chiunque lo guardi, semplicemente unico, il baffo della Nike è oggi il simbolo più conosciuto al mondo.