Stussy: dalle tavole da surf
alla cultura street

Lo streetwear non è un fenomeno nuovo e di tendenza ma rappresenta una cultura da circa 40 anni. Oggi questo mondo trova la sua forza in particolare dal mondo della moda, che tramite stilisti come Virgil Abloh e Supreme, prende piede più che mai.

Questo movimento che ora influenza il mondo della moda, prima veniva seguito solo da hip hoppers, skaters e surfisti. Comprendeva un vestiario comodo proprio perchè potesse rispondere alle esigenze di chi svolgeva questi sport. Stussy è considerato ancora oggi uno dei primi brand che ha fatto la storia dello streetwear.

Stussy dalle tavole da surf al mondo di culto street:

Shawn Stussy è ritenuto infatti uno dei pionieri della cultura streetwear, una scia che è stata seguita da brand che oggi sono di lusso come Vetements e Off-White. La storia del brand Stussy è l’emblema di questo movimento perchè per realizzare tavole da surf . Tutto risale agli anni ’80  presso la Laguna Beach, in California, quando Shawn realizzava tavole da surf personalizzate firmate con quello che poi diventerà uno dei loghi più famosi del mondo street.

Shawn Stussy fu in grado di commercializzare uno stile di vista, come ha affermato egli stesso: “Tutti lo chiamano abbigliamento da surf, abbigliamento urbano da strada o surf street … io non lo chiamo e non lo nomino apposta”.  Proprio per avere l’opportunità di arrivare a tutte le culture e sub-culture, senza etichette.

La firma che poi è stata lanciata prima a Los Angeles con le t-shirt e che pian piano si è fatta spazio in tutto il mondo, era quella di suo zio Jan Stussy, un pittore astratto che contraddistingueva la sue opere con quella stessa firma. Negli 1984, Stussy collaborò con un suo amico Sinatra per portare il marchio in Europa, a New York, in Australia e Canada, fino a raggiungere un boom con le sedi aperte negli anni ’90. Oggi il marchio è disponibile dai rivenditori in tutto il mondo.

Lo stile Stussy si rifà all’approccio “fai-da-te” adottato da surfisti e skaters, ma in particolare anche dalla scena punk rock e underground, di cui l’unica regola era rompere le regole della moda, così come aveva fatto la stessa musica Hip-Hop. Presenta uno stile cool e rilassato, attraverso i capi leggermente rivisitati di quelli che rivendeva dal portabagagli della sua auto.