Perché Stone Island costa tanto

Per capire come mai il noto brand di abbigliamento maschile Stone Island costa tanto, dobbiamo conoscere alla sua storia. Stone Island è nato nel 1982 grazie a Massimo Osti ed alla Sportwear Company di Carlo Rivetti. La famiglia Rivetti ha lunghe radici nell’antica storia della tradizione dell’industria tessile italiana, possedeva infatti nel 1872 un lanificio. Quando Ravetti e Massimo Osti si conobbero fu subito chiaro il desiderio di voler trarre origini dal mondo militare con lo scopo di spingersi verso una ricerca tessile senza fine.

Stone Island è un brand di abbigliamento da uomo, famoso per la ricerca, la sperimentazione dei suoi tessuti e dei materiali che vengono utilizzati per la creazione di capi che non mancano di funzionalità. Il fondatore Massimo Osti aveva infatti studiato diversi tessuti ed in particolare il tipico telone dei camion, rosso da un lato e blu dall’altro. Questo telone è stato sottoposto ad un lavaggio estremo detto “stone washed” e successivamente chiamato con il nome del tessuto “Tela Stella” che diede vita con questa operazione alla linea di capispalla in differenti varianti firmate Stone Island. L’abbigliamento maschile già dalle prime creazioni risultava così pratico e funzionale che si era pensato fosse destinato per la vita in marina militare, ma al contrario i riferimenti alla vita da bordo riguardano solamente il nome del marchio Stone Island che prende origine dall’unione di due vocaboli ricorrenti nei romanzi inglesi di Jacob Conrad.

In effetti però lo stile e le funzionalità è tipica delle divise militari, che sono da sempre un’ispirazione per il brand e questo è evidente anche dal suo stesso logo: la Rosa dei Venti, utilizzata in marina dove viene esibita come badge sulla divisa.

Nel 1983, dopo l’acquisizione con il Gruppo Tessile di Torino che sposò il progetto Stone Island, il brand iniziò a crescere con nuove sperimentazioni e innovazioni nel campo dei ricercati tessuti e materiali utilizzati in fase di progettazione del capo d’abbigliamento. Una delle creazioni più note del brand fu l’Ice Jacket: il giubbino con un tessuto sensibile che cambiava colore al cambiare della temperatura.

Negli anni ’90 Osti lasciò lo stuff e a quel punto fu scelto come direttore creativo del brand Paul Harvey, un designer inglese. Di lì in avanti Paul disegnò ben 24 collezioni, sempre in linea con l’idea di ricercatezza del brand. Harvey è un personaggio straordinariamente fuori dalle righe: dopo essersi laureato alla Saint Martin’s School of Arts di Londra, decise che l’ambiente della moda non faceva più per lui e si mise a fare il camionista. Fu solo dopo il matrimonio con una donna italiana che decise di trasferirsi in Italia e iniziare a disegnare abiti. Uno dei motivi per cui è stato scelto dal brand Stone Island è proprio per la sua capacità di essere riuscito ad interpretare l’ideologia di Stone Island attraverso i suoi disegni ricchi di innata funzionalità.

Perché Stone Island costa tanto

Oggi Stone Island è leader indiscusso della ricerca di fibre e tessuti utilizzati per dar vita a capispalla da uomo di un design innovativo e sempre pratico e funzionale. Lo studio e le ricerche sulle divise e gli abiti da lavoro ha reso questo marchio un vero e proprio punto di riferimento nel settore del Fashion, che a differenza di molte griffe non cura solo l’estetica. Attualmente è uno dei brand di abbigliamento maschile più apprezzati ed acquistati in tutto il mondo.

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