La storia del marchio Premiata
Sicuramente le hai indossate almeno una volta, o le indossi proprio adesso. Le scarpe del marchio Premiata sono ormai storia. E non per modo di dire. Nonostante il look moderno e la tendenza sempre accattivante, dietro questo nome c’è un secolo di lavoro, nato intorno alla passione per la pelle e per la sua lavorazione artistica.
Se sono così belle e così comode, è perché qualcuno le rende tali. E Premiata sa farlo benissimo. Una garanzia che nasce dal tempo. Se sei curioso, ti raccontiamo il lungo percorso di questo orgoglio del made in Italy.
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La storia di Premiata
Come è nato il marchio Premiata
L’azienda Premiata è stata fondata addirittura nel 1885, in un paesino delle Marche chiamato Montegranaro. Qui la specialità comune era l’artigianato, e in particolare la lavorazione delle pelli che diventavano borse, cinture e calzature. Le calzature marchigiane sono da sempre marchio di qualità, ma questa piccola azienda di strada ne ha fatta molta.
Inizialmente il suo nome era quello della famiglia che la gestiva; l’attività, tramandata di padre in figlio, è arrivata a Graziano Mazza, il nipote del fondatore. Entra in ditta nel 1981 e decide di dare un taglio più moderno alla produzione. Sempre scarpe belle, ma più in tono con gi gusti attuali. Inoltre, apporta cambiamenti meccanizzati che velocizzano la produzione. Nel 1991 l’azienda diventa Marchio Premiata, ed è pronta a diffondersi nel mondo.
Il successo delle sneakers
Le cose non avvengono per magia. Il lavoro duro c’è sempre dietro a un grande successo. La modernizzazione consente a Premiata di diffondere più rapidamente i prodotti, ma la bellezza invece è dovuta tutta all’occhio attento dell’imprenditore, che sposa uno stile preciso (lo “stile belga” ovvero praticità ed eleganza) e si adatta alle tendenze del momento.
L’azzardo è quello di passare da calzature eleganti, sofisticate, a scarpe per tutti. Scarpe addirittura sportive! L’idea vincente è quella di puntare sulle scarpe da ginnastica, le sneakers. E di dimostrare al mondo che una scarpa per correre non deve per forza essere scialba e sciatta, al contrario. Può diventare il top della classe italiana.
Se la sneaker per uomo nasce già con certe regole base, pratica, forte, elastica, casual, l’adattamento ad altri universi (le scarpe bambino, le scarpe donna) ha richiesto un occhio acuto e una mente pronta. Decorazioni delicate, raffinate e femminili hanno reso le scarpe da ginnastica appetibili alle ragazze. Le quali le hanno trasformate in scarpe “da tutti i giorni”, abbigliamento urbano, abbigliamento di stile. Oggi la sneaker si trova senza problemi anche in certi outfit da gran sera. Un successo che nasce proprio dalla lungimiranza di Premiata.
Premiata oggi
Oggi il marchio Premiata, e la sua fondazione, sono famosi a livello internazionale. Oltre alla storica sede nelle Marche, il centro delle vendite è a Milano. E i negozi con il brand aprono ogni giorno un po’ ovunque: Tokyo, Corea del Sud, Berlino. Perfino a San Pietroburgo è approdata la scarpa più “occidentale” che ci sia. E le innovazioni non sono ancora finite. Il CEO di Premiata sta studiando nuovi spunti per regalare alle future generazioni grandiose calzature.